Per entrare e competere nei mercati la qualità del prodotto ha un ruolo marginale nel breve periodo. Essa è quindi un fattore di forza competitiva solo dopo l’ingresso, ma per entrare e posizionarsi sul mercato i pilastri sono altri! Non ci credete? Immaginate che…
Ad un party vi presentano quella che vi sembra una bella persona. Incuriositi, le rivolgete la parola e alla sua risposta, restate colpiti da una voce sgradevole, che dice cose per voi senza senso in modo sgrammaticato… e guardandola meglio, vi rendete conto che è anche vestita senza alcuna personalità, stile o gusto che la identifichi o distingua !
Avreste voglia di conoscerla meglio? .. E di rivederla ?.. E la presentereste agli amici ?..
Non ci crederete, ma è ciò che accade a un buon prodotto (o azienda) quando non si è pensato a curarne adeguatamente l’identità, l’immagine e la comunicazione.
Purtroppo, per entrare e competere sui mercati, spesso non conta quanto si sia “ben fatti” o “belli dentro”, quanto piuttosto la capacità di esprimere e manifestare le qualità possedute, per questo motivo spesso prodotti mediocri hanno più successo delle eccellenze…
Sia che il mercato in cui volete entrare sia emergente oppure un mercato già ben formato, la pianificazione di una strategia di marketing per l’ingresso d’un’impresa deve partire da uno studio del settore. Quest’analisi di mercato può prendere spunto sia da banche dati, da ricerche di mercato o da testi specialistici. Sei il mercato è estero, non si può prescindere dalla consulenza di esperti in internazionalizzazione di imprese(quali siamo), traduttori e consulenti legali.
Identificato il mercato target e valutate domanda e opportunità sfruttabili; si può passare ad individuare la strategia d’approccio più adatta e l’immagine coordinata ( in lingua) confacente prima al target commerciale (BtoB) e poi al pubblico, mettendo in risalto caratteristiche e plus che sappiamo essere più apprezzate / ricercate dal nuovo (e specifico) pubblico. Le informazioni nell’era digitale non mancano, e non costano più “un capitale” come in passato. Ciò però conduce spesso in errore di valutazione chi non ha esperienza specifica, perché solo sapendo estrapolare i dati utili alle specifiche del progetto e verificarne al 100% l’attendibilità e l’attualità ( nel “caos infame” della rete,…) si possono imbastire project-business e pianificazioni esecutive localizzate, con alte probabilità di condurre l’impresa ai risultati attesi.
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